Bicilindrici coi Geloni 2011

Siamo ormai a novembre e non si può chiudere la stagione senza dedicarsi una giornata in giro con la moto prima dell’inverno. E’ da qualche settimana che abbiamo organizzato questa uscita, e così non avremmo potuto prevedere che proprio in questi giorni una perturbazione avrebbe deciso di passare sul Nord Italia lasciando dietro sé neve e freddo. Il massimo no!!! Dopo un venerdì di neve, ci si sveglia al sabato, il giorno della girata gelata, con un bel sole che splende sui campi imbiancati. Per me e la Sgionfadura, i preparativi sono sempre lunghetti e così riusciamo a svegliarci di buon ora ma ad essere comunque gli ultimi. Ci incontriamo con Luca il “Griso” e Giorgio il “Breve” nel parcheggio del grande mercato del sabato di Albignano (sette bancarelle). Alla partenza, il Griso galvanizzato dispone: “Voi andate avanti, io chiudo il corteo!!!” (3 moto) Basta fare due rotonde e mi rendo subito conto che col sidecar, quando le condizioni dell’asfalto non sono perfette, è molto più semplice che con la moto. Nello specchietto, la Breva e il Griso sembrano fare la gara di gimcana con l’uovo sulla sella. Ci dirigiamo verso la rotonda di Dovera dove incontreremo Matteo il Brevone che inganna il tempo facendo due chiacchiere con un pinguino. Il gruppo ora è completo e la “lunga” colonna dei bicilindrici lariani corre con incedere sicuro sulla statale, pronta a macinare chilometri… dopo dieci minuti ci fermiamo per la sosta caffè. Intanto che Maria fa visita alle toilette, Luca chiama la moglie e le dice che siamo in viaggio. Alla ripartenza dico: “Io ho guardato e benzina ne ho, ma se dovete fare il pieno…” Percorriamo una ventina di chilometri e la spia sul cruscotto della “Bsonta” (unta in parmigiano – così potremmo chiamare la mia Stone Sidecar per via della sua abitudine di marcare il territorio con piccole goccioline unte) mi dice: “Pirla! Ma dove hai visto tutta quella benzina!!!” Mi sento proprio un dentista col GS Adventure, che quando tutti partono col pieno dice: “Ma voi avete già fatto benza?” Ci fermiamo e intanto che Luca chiama la moglie io faccio il pieno. La nostra marcia riprende e da Cremona ci dirigiamo verso le terre verdiane. Attraversiamo Villanova d’Arda, Busseto e Fidenza. Da lì una piccola divagazione sulle colline intorno a Tabiano con visita guidata a tutte le buche che costellano il manto stradale. Luca fa molti più chilometri di noi perché procede a zig zag per non rovinare le sospensioni della sua cavalcatura. Arriviamo alla Trattoria del Sole intorno alle dodici e mezza, ma anche se il sole splende, fa sempre un freddo dell’accidente. Matteo, stoico coi suoi guantini di lana , sembra non risentirne. Luca telefona alla moglie e le dice che siamo arrivati sani e salvi. Nel locale ci si sente come in una sauna. Rispetto all’esterno ci saranno venti gradi di differenza. Gustiamo le specialità parmensi intanto che cerchiamo di capire i discorsi di Luca che, forse per effetto dell’aria fredda che filtrava da sotto la visiera, saltava di pal in frasca. Tu parli di vino e lui ti risponde che deve cambiare l’olio. Tu dici che è buono il filetto e lui ti dice: “Bel film quello!” Boh! A un bel momento c’ho rinunciato.

Dopo pranzo facciamo visita al caseificio dove, oltre e trovare il tempo di farci fare una visita didattica sull’arte della produzione del Parmigiano, ci viene anche offerto, con grande cortesia, un digestivo tipico della zona, il Bargnolino, un liquore dolce ottenuto per infusione delle bacche di prugnolo. Purtroppo ci rendiamo conto che il tempo si gira al brutto quindi bisogna accelerare i tempi. Luca saluta la moglie al telefono e partiamo decidendo di percorrere l’autostrada dove ricado nella trappola della benzina. Dal momento che il mio contachilometri ha deciso di non contare più, quando mio fratello si ferma a fare il pieno e Luca telefona alla moglie, io dico: “Ma tanto farò ancora una cinquantina di chilometri!” Chiaramente, dopo aver percorso un chilometro si riaccende la spia a darmi del pirla un’altra volta! Intanto la neve inizia a scendere un po’ a ricordarci che l’inverno è ormai alle porte. Facciamo in tempo a schivarla quasi completamente.

Una bella giornata trascorsa divertendosi, facendo benzina, e telefonando alla moglie. Voci di corridoio dicono che anche dal box, Luca abbia telefonato alla sua signora tranquillizzandola che andava tutto bene.

Ciao a tüch, Marco