Motoraduno alternativo Comazzo 2017

Maria aveva deciso che sarebbe stata bene, purtroppo non è andata così, è riuscita ad addormentarsi solo alle sei del mattino quindi stamane non era così in forma e non se la sentiva proprio di uscire. Se fosse stata bene saremmo andati al Festival del vino Monterosso a mangiare chisolini e affettato negli stand gastronomici a Castell’Arquato, ma niente da fare! Allora, una volta sistemate le cose a casa ho deciso di fare compagnia a Max e Gully al Motoraduno Alternativo a Comazzo.

Sono un po’ in anticipo così la prendo larga e faccio un giretto tra Pozzuolo e Melzo dove però li incontro per strada dove l’amico con la Mito è indaffarato a spingere. Mi fermo anche io in uno slargo nei pressi dell’Hotel Paso dove in pochi minuti troviamo il filo interrotto causa del guasto.

Il viaggio è breve, nemmeno il tempo di scaldare il mio bicilindrico e siamo a Comazzo. La strada è chiusa al traffico pubblico e dalle transenne possono passare solo le motociclette. Poco più avanti il banchetto in mezzo alla strada e il picchetto che lascia passare solo chi si iscrive dietro al pagamento di dieci euro. Ci sono già un sacco di moto, pirlotti che fanno baccano sgasando e facendo scoppiettare la loro moto e musica rock a palla. Parcheggio la Grisa fuori dal piazzale perché ho pensato che se Maria avesse avuto bisogno sarei dovuto partire rapidamente.

Molti stand, quello dei panini, il bar, quelli che vendono magliette ecc. insomma, tutto quello che serve ai motoraduni. Trovo il gazebo dove consegnare il foglio dell’iscrizione compilato con tutti i dati che chiedevano come nome, indirizzo, telefono ecc, ma anche il numero di targa. Ci fosse stato uno che se lo ricordava, tutti con sto foglio a girare per la festa per copiare i numeri.

Oltre alle moto c’erano anche alcuni camion variopinti e con trombone gigantesche, ma non solo, c’erano anche alcuni bolidi come Lamborghini, Alfa 4C e altre vetture sportive che hanno fatto la storia delle corse come due Lancia Delta Integrali. Un bel palco dal quale si sarebbero esibiti poi alcuni complessi rock e addirittura i trampolini per fare un’esibizione di Freestyle, insomma tutti gli ingrdienti per fare una grande festa e per far pullulare di appassionati il piccolo paesino della bassa.

Dopo un scappata a casa mi ritrovo col resto del gruppo e andremo tutti insieme a pranzo al ristorante I Platani.

Purtroppo il tempo per me è finito e devo rientrare appena dopo pranzo ma gli altri hanno potuto continuare a godere delle attrazioni offerte dagli organizzatori.

Una bella festa, ben organizzata, con tante attrazioni e moltissima gente, io però penso che i raduni siano un’altra cosa, più intima e familiare, ma forse questo è un problema mio. Complimenti comunque per l’organizzazione!