Campo dei Galli 2013

È sabato mattina presto, mi piacerebbe dormire un po’ di più, ma abbiamo appuntamento con gli altri amici del club al bar per le otto, quindi mi devo alzare. I preparativi per noi sono sempre laboriosi e lunghi così arriviamo al bar giusto in tempo per partire. Siamo un discreto gruppetto e prendiamo subito la direzione dell’Emilia evitando con cura l’autostrada. A Busseto la prima sosta per la pipì della Sgionfadura. Chiaramente diventa la scusa per un aperitivo all’emiliana in un bar in piazza.

Dopo un rapido sondaggio decidiamo di poggiare le ruote delle nostre bicilindriche sull’asfalto dell’A1, ma la meta finale non sarà l’uscita di Campogalliano, ma Modena Nord per andare a sfamarci alla Piola delle ortiche, un’osteria che conosciamo ormai da anni e quando siamo in zona una sosta è d’obbligo.

Chiaramente i tempi tra scherzi battute e libagioni, si dilatano a dismisura, tant’è che non riprenderemo il cammino prima delle tre.

Alle tre e mezza passate giungiamo al Campo dei Galli, ma all’ingresso non hanno tenuto conto della mole della Bsonta così travolgo un bidone, non una cagariso brutta, ma un vero bidone della spazzatura. Se posso permettermi, un bidone della spazzatura all’ingresso, anche se serve a non fare entrare le auto, non mi sembra un granché come benvenuto!!! Comunque, prima travolgo questo bidone, poi salto giù dal sidecar per raccoglierlo, ma la Bsonta parte e cerca di seminare il panico per il raduno! Alché mi sovviene il dubbio che il Lambruscone bevuto alla Piola abbia sortito più effetto di quello che pensassi!!!

Appena entrati incontriamo Ivo che ci attende in quel di Campogalliano, già dal venerdì. Ci viene incontro, ci dà il benvenuto e ci presenta agli organizzatori ed i Guzzisti della zona. Li conosce tutti!!!

Io e la Sgionfadura siamo gli unici a pernottare al raduno, così andiamo a montare il nostro tendone. A dire il vero pensavo di poter contare sull’aiuto dei nostri baldi compagni di viaggio, ma evidentemente non ci son più i Guzzisti di una volta. Quando ho detto “…montare la tenda…” sono spariti tutti! Meno male che ad opera ultimata Ferdinando mi ha portato prontamente una birra per recuperare i liquidi persi nella grande sudata!

Facciamo un giretto per il raduno e conosciamo un po’ di gente. Alcuni sono vecchie conoscenze, altri sono simpatici motociclisti con i quali abbiamo potuto fare due chiacchiere in allegria anche se era la prima volta che ci vedevamo.

Il luogo del raduno è davvero molto bello, immerso nel verde in riva a un laghetto dove è possibile fare un’escursione in barca a vela. I veri padroni di casa però, sono i conigli. Ne ho contati a decine, di molti colori che trotterellavano per il prato quasi incuranti delle moto e dei motociclisti.

Alla sera, quando il raduno ha iniziato a popolarsi e a prendere vita per davvero, io e Maria siamo ormai cotti e vi confesso che alle nove eravamo già in tenda come due pensionati. Beh, poco male, ci siamo goduti comunque l’ottima musica rock suonata dalla band, ma lo abbiamo fatto comodamente sdraiati sulle nostre brande.

Chiaramente al mattino ero tra i primi ad alzarmi, anche la guardia che avrebbe dovuto vigilare sull’accampamento dormiva della bella! Ma aveva ragione, alle sei ero già in giro come un pirla!

Al Campo dei Galli sono davvero tante le iniziative proposte dagli organizzatori: dal giro in barca a vela, alla visita al Museo della Bilancia e per finire con la visita dell’Accademia Militare di Modena. Varrebbe la pena di fermarsi più a lungo, ma il ritorno lo vogliamo fare con calma. Certo che potreste dirmi che all’andata non è che abbiamo corso!!! Dopo una colazione al baretto lì vicino prendiamo la strada del ritorno, ovviamente statale! Il cielo è coperto e non promette niente di buono e come sempre in queste situazioni non metto la tuta dell’acqua, non ho voglia. Dieci chilometri e iniziano a scendere alcune gocce. Mai una volta che si metta a piovere come si deve! Sempre un po’ si un po’ no… alla fine cedo, ci abbordiamo come palombari e chiaramente smette di piovere dopo un paio di chilometri.

Prima tappa, Caseificio San Lucio, a San Vitale Baganza, dove il Parmigiano è una leccornia. La Valle Baganza è sede d una moltitudine di salumifici per via delle correnti d’aria proveniente dal Mar Ligure, un vero paradiso!

La seconda tappa la facciamo invece al Ghisolo, un ristorante sulle Colline Parmensi nei dintorni di Tabiano Castello dove, tanto per cambiare, abbiamo riempito i nostri stomachini. Alla nostra ripartenza chiaramente la pioggia scendeva copiosa così abbiamo dovuto ripetere quel tormento di rito della vestizione, e come sempre, dopo pochi minuti, di nuovo il sole. Se al ritorno ci abbiamo messo ancor più tempo che all’andata, stavolta siamo scusati!

Marco