Gastroriunione 2019

Una volta all’anno anche il nostro club deve fare almeno una riunione seria dove si approva il bilancio e si vota la formazione del nuovo consiglio direttivo quindi decidiamo di riunirci un sabato a pranzo in maniera di raggruppare un numero di soci più alto possibile per fare una cosa seria!

Il problema parte però subito dal programma della giornata, infatti la prima tappa è al Passion Cafè di Albignano dove ci si dovrebbe solo raggruppare in maniera da arrivare a casa mia, il luogo prefissato per pranzo e riunione, tutti assieme così i miei due bassotti avrebbero abbaiato una volta sola. Magari nell’attesa si sarebbe potuto discutere di vari argomenti inerenti il Club, in verità si è pensato molto di più a stappare qualche bottiglia di prosecco! Beh, a casa mia non è poi andata tanto differentemente perché con alcuni soci che nel frattempo erano arrivati per darmi una mano, intanto che lo spiedo e il prete finissero di cuocere, abbiamo iniziato anche noi la ginnastica del tappo a fungo. Ad aprire le danze è stato il Veronelli* che forse già ebro dallo spirito guzzista che pervadeva l’aria si è fatto prendere la mano e ha stappato lo spumante in stile Valentino sul primo gradino del podio: “Pufff…sssccciiiiiaaa! Euivaaa!!!” Niente danni, un colpo di straccio e via!

Nel frattempo arrivano tutti e prendiamo posto giù in taverna dove ho imbandito una lunga tavolata, ma anche qui si è mostrata un’altra lacuna del programma infatti, prendendo posto abbiamo iniziato a darci dentro con bevande, e chiarisco subito che la tanta acqua che ho messo in tavola quasi non è stata toccata, e libagioni. Forse sarebbe stato meglio discutere l’ordine del giorno, votare ecc, ma era già tutto pronto e avremmo mangiato freddo, non si fa!!!

Tra una battuta e l’altra procede tutto con ordine…più o meno…

C’era un vociare assurdo anche perché nonostante l’ampia cubatura dei locali, quindici persone alticce che parlano tutte assieme si fanno sentire se poi uno di questi grida come un pazzo di abbassare la voce, vedi Camion, siamo a posto! Scherzi a parte, è proseguito tutto bene, io ogni tanto mi sedevo a mangiare ma ho fatto molta ginnastica ad alzarmi a stappare le bottiglie e in tutto questo andirivieni mi è caduta inavvertitamente una dentiera nel bicchiere di Camion. In tempo zero è finita nelle mani del Malanchini che ha iniziato a giocarci facendo sfoggio di un sorrisone con una fila di denti supplementare, fino a quando non gli ho spiegato come fossi venuto in possesso di quello strano oggetto: “Me l’ha data un amico che faceva il necroforo a Lambrate dove fanno le cremazioni e mi diceva che non possono brucare le dentiere perché nella combustione potrebbero produrre diossine!” Avuto questa delucidazione l’ha subito sfilata di bocca, non so perché!

A pranzo abbiamo gustato un po’ di spiedo bresciano con patate e polenta, un prete bollito con l’ottima salsa verde del Pier e del purè e tanto Valpolicella Superiore. Dopo quasi tre ore di fatica siamo passati all’approvazione del bilancio che è andata più o meno così: “Abbiamo preso un po’ di soldi con le iscrizioni, la vendita di magliette e materiale vario, e con la grigliata ma abbiamo speso anche un po’ per…non ricordo più, mi sembra il sito e altre due o tre robe!!!” Dopo un chiarimento così con una snocciolatura, punto per punto di ogni spesa, i soci hanno chiaramente approvato all’unanimità! Dopo questo eravamo ancora così lucidi da ricordarci che c’era ancora qualcosa da discutere e da votare e siamo passati alla votazione del consiglio direttivo che è andata più o meno così: “ L’anno scorso io ero il presidente, Giorgio il vice e poi c’erano, se non sbaglio, Malanchini, Tenerone e Barone consiglieri. Rinnoviamo il mandato agli stessi?” E l’assemblea ha risposto con un deciso e accorato “SI!” dopo di ché una voce si è alzata chiedendo: “Ma adesso lo possiamo fare almeno un brindisi!?” In seguito abbiamo poi preso in mano il calendario e stabilito alcune uscite da programmare per questo 2019 ma non ricordo bene come si sia proceduto perché rileggendo ho letto alcune tappe come ad esempio una diceva: Pic Nic monte Avaro – Camion e Pier, l’altra Castellaro Lagusello – Siadovv e Carlo. Ma quella che mi ha fatto venire dei dubbi era quella che diceva “Luna, lato nascosto – se l’hanno fatto i cinesi – Malanchini!”

Nel proseguo della giornata abbiamo poi pensato: “Adesso basta cose serie e impegni  istituzionali, adesso possiamo anche divertirci un po!” Così Tenerone ha iniziato a suonare una chitarra, io cercavo di fargli perdere il ritmo strimpellando l’altra, Camion sputava dentro in un’armonica e tutti cantavano. Il problema è che quasi tutti cercavamo di cantare il medesimo pezzo, ma c’era sempre qualcuno che invece ne intonava, per così dire, un altro!

Da segnalare il momento di commozione quando il socio e consigliere Malanchini è stato premiato come socio dell’anno del Millenovecentoventuno direttamente dal Presidente.