Motobefana di Rivolta 2013

L’anno scorso fu la prima volta che il Millenovecentoventuno partecipò alla Motobefana di Rivolta d’Adda, ma il calore della manifestazione, il contatto diretto e più vero con gli ospiti e le Sorelle della Casa Famiglia Spinelli e un po’ anche la vicinanza con la struttura, hanno fatto diventare la manifestazione un punto fisso per il nostro club.

Ogni anno ci si ritrova presso uno dei club organizzatori e poi si fa un breve corteo fino all’Istituto. L’anno scorso si partiva da Pandino, quest’anno invece da Bussero dove gli amici del Motoclub Bussero ci hanno dato il benvenuto con una graditissima colazione.

Mentre Tenerone mi invia un messaggio che appena riesce ad accendere la moto ci avrebbe raggiunto, la maggior parte di noi si è ritrovata ad Albignano di buon mattino, chiusi dentro i giubbotti, un po’ infreddoliti e con il cuscino attaccato alla faccia. Abbiamo formato il nostro piccolo corteo e, visto che Tenerone stava ancora accendendo la moto, ci siamo incamminati verso Bussero dove, oltre a trovare tutti gli altri motociclisti partecipanti alla manifestazione, ci riuniamo con altri miei amici che già l’anno scorso ci fecero compagnia, ma Tenerone sta ancora accendendo la moto!

Il bel tempo e le temperature quasi miti per il periodo hanno favorito la buona riuscita della manifestazione, un discreto numero di moto affollava il piazzale, ed il nostro club non ha certo sfigurato, anche se non erano tutte Guzzi, una dozzina di motocicli ci ha rappresentato, mancava ancora Tenerone che ancora cercava…

Niente da fare! Il suo motocoltivatore non ne vuole sapere, sembrerebbe che la sua versione del Supertenerè sia motorizzata Landini e abbia bisogno di essere scaldata con un piccolo falò sotto la testa!

Intanto faccio conoscenza con gli organizzatori e ci scambiamo gli indirizzi e.mail in maniera da tenerci in contatto per i prossimi eventi, ma come sempre passiamo il tempo osservando le moto degli altri, discutendo di moto e parlando di altri problemi, riguardanti chiaramente le moto… insomma qua si parla solo di moto!!!

Al momento di partire ci incolonniamo diligentemente e formiamo un corteo di tutto rispetto di oltre un centinaio di moto che, grazie al lavoro delle staffette che fermavano il traffico in presenza degli incroci, ha potuto arrivare a Rivolta senza intoppi.

Come al solito all’Istituto siamo accolti con calore e simpatia: un caffè, una fetta di torta e una bibita accompagnano le nostre chiacchiere fino all’ora di un aperitivo.

Dopo esserci gustati un bicchiere di prosecco dal Santo ci dirigiamo verso la trattoria dove ci attendono Tenerone e Laura che alla fine sono dovuti venire in auto. Lei è tranquilla, mentre lui, nonostante cerchi di celarlo, è sull’incazzato andante. In verità sorride, ma ha tutti i peli della barba dritti come se avesse preso una scarica ad alto voltaggio.

La Trattoria dei Cacciatori è un posto alla buona, senza fronzoli, ma le pietanze erano buone ed abbondanti, la compagnia allegra e il vino ci ha accompagnati come si deve.

Purtroppo il tempo vola e dobbiamo rientrare, il Barone deve aprire il bar e io devo tornare dalla Sgionfadura ecc. Ma questo non ci impedisce di passare a fare una visita a Callaghan prima e poi passare da me per il bicchiere della staffa e una partitina a bigliardino. Purtroppo, alla vista della scritta Yamaha sulla mia chitarra, ho visto gli occhi di Tenerone divenire improvvisamente cupi e allora mi son sentito in dovere di consolarlo: “Dai, stamane non è pertita, ma magari la prossima volta si accenderà!!!”

PS. Un grazie particolare a Simone Siadov che ha lasciato a casa la Siadov appunto!!!

Marco